
BONUS MOBILI 2022 mobili e grandi elettrodomestici scontati al 50%
Mobili scontati del 50% grazie al nuovo bonus del Governo
Il Governo Italiano ha deciso di prorogare fino al 31 dicembre 2024 il Bonus Mobili dando così una interessante opportunità a chi può usufruire dell’incentivo per rinnovare gli arredi di casa o per cambiare i grandi elettrodomestici e pagarli il 50% in meno grazie alla detrazione IRPEF.
Vuoi sapere come funzione?
Vediamo meglio nel dettaglio come ottenere il Bonus e quali sono i vincoli.
Come funziona il BONUS MOBILI?
Anche nel 2022 per l’arredamento della tua casa potrai richiedere il Bonus Mobili. Per Bonus Mobili si intende la detrazione IRPEF del 50% riconosciuta ai contribuenti per le spese di acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, destinati ad abitazioni in ristrutturazione o con manutenzione straordinaria. Il Bonus Mobili può essere applicato nella dichiarazione dei redditi (modello 730) solo se subordinato ai lavori appena citati, a condizione che tali interventi siano iniziati prima dell’acquisto dei mobili e che il contribuente abbia usufruito della corrispondente detrazione fiscale per i lavori in oggetto.
Quanto valore posso portare in detrazione?
Il tetto massimo che si può richiedere per il rimborso delle spese è di 10.000 €, con la detrazione IRPEF che resta pari al 50% delle spese documentate.
La detrazione va ripartita in 10 quote annuali di pari importo ed è calcolata su un ammontare complessivo di massimo €.10.000 questo per l’anno 2022.
Mentre per l’anno 2023 e 2024 sarà pari a €.5.000.
Come usufruire del Bonus Mobili?
Per ottenere la detrazione, le spese devono essere indicate nella dichiarazione dei redditi. I lavori di ristrutturazione comprendono quelli intrapresi a partire dal 1° gennaio 2021
Per usufruire dell’agevolazione è necessario che la data di inizio lavori sia anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici.
Chi può usufruire dell’agevolazione?
L’agevolazione spetta a chi acquista entro il 31 dicembre 2024 e può essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni.
Un vincolo per ottenere l’agevolazione è quello riferito ai lavori all’appartamento, ma in realtà questo vincolo è più blando di quanto sembra. Infatti anche la semplice installazione di un condizionatore a pompa di calore basta come intervento che può servire come presupposto per attingere al bonus mobili.
Quali sono i metodi di pagamento per accedere al Bonus Mobili?
Per avere la detrazione occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito.
NON è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.
Se il pagamento è disposto con bonifico bancario o postale, non è necessario utilizzare quello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia.
La detrazione è ammessa anche se i beni sono stati acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento.
Cosa posso portare in detrazione?
Mobili:
CUCINE, LETTI, ARMADI, CASSETTIERE, LIBRERIE, SCRIVANIE, TAVOLI, SEDIE, COMODINI, DIVANI, POLTRONE, CREDENZE, MATERASSI, APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE
Grandi elettrodomestici:
FORNI di classe non inferiore classe A
LAVATRICI, LAVASCIUGATRICI, LAVASTOVIGLIE di classe non inferiore alla classe E
FRIGORIFERI e CONGELATORI di classe non inferiore alla classe F
NON sono detraibili:
PORTE, PAVIMENTAZIONI (per esempio, il parquet), di TENDE e TENDAGGI, nonché altri complementi di arredo.
L’acquisto di grandi elettrodomestici sprovvisti di etichetta energetica è agevolabile solo se per quella tipologia non sia ancora previsto l’obbligo di etichetta energetica.
Rientrano, per esempio, fra i grandi elettrodomestici: frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.
Documenti da conservare:
• l’attestazione del pagamento (ricevuta del bonifico, ricevuta di avvenuta transazione, per i pagamenti con carta di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente)
• le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.
Lo scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente, insieme all’indicazione della natura, della qualità e della quantità dei beni acquistati, è equivalente alla fattura.
Rispettando tutte queste prescrizioni, la detrazione può essere fruita anche nel caso di mobili e grandi elettrodomestici acquistati all’estero.
Il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto al beneficio più volte. L’importo massimo di spesa va, infatti, riferito a ciascuna unità abitativa oggetto di ristrutturazione.
Fonte delle informazioni sito Agenzia delle Entrate
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